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LA PREGHIERA E IL SILENZIO - Longobardi Alfonso sac.

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  • Spiritualità
  • Teologia
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Longobardi Alfonso sac.
  • Price € 12.50 (incl. Es. Art. 74)

Description

https://www.facebook.com/alfonso.longobardi.52

https://www.facebook.com/ler.editrice

Considerate le pubblicazioni precedenti che hanno già attirato la nostra attenzione per numero e contenuto, possiamo affermare che l’Autore non ci ha fatto aspettare molto per un ulteriore frutto della sua ricerca teologico-pastorale.Il prof. Alfonso Longobardi è coerente al suo stile e conferma la sua disponibilità spirituale e psicologica: il volume, che ora egli ci consegna, si riferisce con fedeltà ai punti cardinali della dottrina cristiana e nello stesso tempo manifesta ampiezza di sguardo fenomenologico e antropologico.Dopo aver percorso le nostre pagine, penetra in noi la convinzione che la vita spirituale, ritmata “dalla preghiera e dal silenzio” non equivale a vita eterea e interioristica, ma è intensità di vita, situata nella fitta trama del quotidiano, immersa in un Dio così alto e così vicino a tutti e a ciascuno.Nello sviluppo tematico l’Autore non lascia da parte nessun tema di tipo classico, dedica volentieri pagine alla liturgia, alla musica, alla Lectio Divina, all’esperienza paradigmatica di Gesù presentata dal Vangelo. Non risulta in secondo ordine certamente la lezione di san Tommaso d’Aquino, né quella dei Padri della chiesa, le cui suggestioni ricorrono in maniera frequente pur se in modo implicito.Nel contesto della linea teologica tradizionale, la ricerca ascolta e introduce non meno acquisizioni di riflessione e di esperienza provenienti dal mondo orientale. Le pratiche di meditazione trascendentale, testimonianze della spiritualità russa, la sensibilità all’habitat naturale, la profondità sfuggente della nostra interiorità sono altrettanto note con cui viene orchestrato il cammino teologico-spirituale. Emergono in sintesi non  tanto la preghiera in sé e il silenzio astrattamente considerati; ad imporsi e a sollecitare il discorso è l’homo vivens ossia la persona storicamente situata in sé e fuori di sé nell’esperienza della preghiera e del silenzio. Anche i sensi di cui siamo dotati sono coinvolti e svolgono la loro parte in un insieme unitario secondo una concezione olistica diffusa in ambito scientifico. Il nostro corpo non è mai assente in qualunque momento, si esprime in modo chiaro e indefinito con il suo linguaggio, condiziona e collabora, interagisce sempre. Noi siamo corpo animato e anima incarnata nell’unità del soggetto e come tali siamo presenti senza discontinuità. L’uomo non è scomponibile in parti indipendenti, vive nella molteplicità simultanea dei punti che lo compongono, delle funzioni che esercita e dei rapporti che lo collegano a ciò che lo circonda. Viene rivolta pertanto costante attenzione all’ambiente prossimo e remoto in cui si ritrova colui che prega. Di tante cose si compone il quadro vitale che noi occupiamo e da cui siamo occupati. Nessuna cosa ripete un‘altra e perciò non è indifferente da che cosa siamo circondati.Nel nostro raggio di vita e di azione particolare interesse assume la natura.Presenza vasta e feconda, che ci avvolge e di cui siamo parte, la natura è respiro e prospettiva, identità e differenza, contatto e distanza. Nessuno riesce a coglierne i messaggi e le potenzialità, come non è in nostro potere sfuggire alla sua potenza talora travolgente. È interessante come Gesù, per restringere il nostro campo di osservazione, abbia visto e trattato la natura, senza dire quanto spazio essa assuma nella Sacra Scrittura.Non un atteggiamento rigido e indifferente da parte nostra, né di mero consumo, ma un’interazione docile e costruttiva. Il silenzio si inserisce appunto nell’apporto multiforme con noi stessi, le cose, con Dio. Esso è conquista e dono; non un vuoto, ma un modo di essere e di comunicare nel profondo; il silenzio è l’altro aspetto della parola, se questa non è invadenza e chiacchiera.Voci esplicite e sottintese si rincorrono in tutto l’arco del libro sotto l’impulso del silenzio e nella ricerca del senso della preghiera. Degna di nota è l’ultima parte che mette al centro il messaggio di Gesù intessuto di atteggiamenti confessati e nello stesso tempo da intendere oltre la superficie.Potremmo ulteriormente insistere e presentare altri aspetti propri del sentiero che il prof. Longobardi ha aperto al nostro sguardo. Al fine di concludere possiamo meritatamente fondere insieme le voci dei lettori e dire grazie al nostro Autore che di nuovo è entrato in colloquio con se stesso e con gli altri, dando impulso al nostro atteggiamento sapienziale di silenzio e di preghiera .

 

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