È troppo tardi oggi per riappropriarci del digiuno? Assolutamente no!
Anzi è necessario riproporre il digiuno, riscoprire lanima, lattualità, la necessità e la fecondità di questa pratica che porta il cristiano sulla strada dellEssenziale e della conversione per purificare la mente, il cuore, la volontà.
Il digiuno non è sinonimo di dieta, occasione per perdere peso o per rivedicazioni politiche. Il rapporto col cibo indica ben altro, ma è una dimensione costante della vita cristiana, accanto alla preghiera e alla carità, anzi ha senso proprio in funzione della preghiera e della carità.
Per questo è necessario chiedersi che cosa dice la Chiesa del digiuno? Come lo definisce, come lo pensa, come lo vive? Quali le ragioni e gli scopi di questa pratica?
Scopriremo allora che il digiuno è in primo luogo una terapia per curare tutto ciò che impedisce di conformare noi stessi alla volontà di Dio e ha come sua ultima finalità di aiutare ciascuno di noi a fare dono totale di sé a Dio e ai fratelli.
Non resta altro che accettare linvito a meditare sul digiuno, ma soprattutto a farne esperienza come atto damore nei confronti di Dio.