Alfano I arcivescovo di Salerno e le sue opere mediche: dall'empiria all'ars di Marta Ambrosio e Claudio Fauci
Alfano I arcivescovo di Salerno rappresenta una tra le figure più controverse e significative dell’XI secolo, legato alla storia (longobarda, poi normanna) della sua città e alla Scuola Medica Salernitana. Il titolo della sua prima opera rinvenuta, tradotta con note al testo e integrata nelle lacune, èDe quattuor humoribus corporis humani. Viene esposto l’eccesso di ciascun elemento e la conseguente malattia; segue un elenco di medicamenti di natura eterogenea, di cui si prescrive la terapia con modalitàdi somministrazione e applicazione pratica. La seconda opera attribuita all'autore, anch'essa tradotta con l'aggiunta di note al testo, èil trattato De pulsibus. L’opera comincia dall'origine del battito, per poi trattarne le molteplici forme. Alla fine si trova un breve capitolo sui pronostici di vita e morte di un paziente attraverso l’analisi del polso.
Alfano èuna delle poche personalitàdi spicco nel Medioevo dell’Italia meridionale. Prelude agli albori della “rinascita”degli studia humanitatis, connubio di religione e scienza medica, durante il delicato passaggio da empiria ad ars.